A Vallelunga Gian Luca Bardelli riaccende il mito della Lotus Eclat

Gian Luca Bardelli ha riportato in auge un modello iconico della tradizione britannica, dominando la scena a Vallelunga al volante di una Lotus Eclat del team Eclat Racing di Nicola Cippone. Nell’appuntamento del 14 settembre, Bardelli ha sorpreso tutti registrando un tempo eccezionale di 2 minuti netti sul giro, mai raggiunto prima da questo modello sul tracciato romano. Nonostante la sua concezione stradale, la Eclat ha dimostrato una competitività da vera sportiva, segno evidente del lavoro di restauro e aggiornamento tecnico svolto dal team: peso contenuto, assetto irrigidito e una gestione elettronica affinata per la guida in circuito.

Questa Eclat, una coupé prodotta originariamente tra il 1975 e il 1982, è stata sottoposta a una meticolosa opera di ricostruzione. Il motore, un 2.2 litri a quattro cilindri, è stato rivisto per garantire maggiore affidabilità e risposta ai medi regimi, mentre la trasmissione originale è stata sostituita con una sequenziale moderna, perfettamente integrata nel telaio originale Lotus. Sospensioni e impianto frenante sono stati adattati alle esigenze dell’uso in pista, mantenendo però l’estetica classica e il fascino del progetto Chapman. Il risultato è una vettura che conserva lo spirito dell’epoca, ma sa parlare la lingua delle competizioni odierne.

Oltre al valore tecnico, la prova di Vallelunga ha avuto un impatto simbolico importante. Bardelli, volto esperto del motorsport storico, ha dichiarato di voler dimostrare come una vettura “dimenticata” possa ancora sorprendere, coniugando passione e competenza. La Lotus Eclat è stata spesso considerata un’anomalia tra le sportive britanniche, troppo comoda per essere radicale, troppo rara per imporsi. Eppure oggi, grazie a questo ritorno in pista, riscrive la sua storia, dimostrando che anche le linee eleganti e discrete di una berlina coupé possono lasciare il segno su asfalto e cronometro.