Nel mondo dell’automobilismo, poche vetture hanno suscitato fascino e ammirazione come la Iso Grifo A3/C. Questo capolavoro, nato dalla geniale mente dell’ingegner Giotto Bizzarrini, è stato un punto di svolta nel panorama automobilistico mondiale. Dotata di una linea inconfondibile e affascinante, la Iso Grifo A3/C ha debuttato nel 1963 come parte del progetto della Iso Rivolta.
La trasformazione dalla berlina IR 300 alla spettacolare Iso Grifo A3/C è stata il frutto della vocazione di Bizzarrini per il mondo delle corse. Montando un potente motore Chevrolet V8 da 5300 cm cubici su un telaio accorciato di 23 cm, dotato di sospensioni racing e una carrozzeria in alluminio (poi sostituita da una in vetroresina per le versioni da corsa), la Grifo A3/C si è rapidamente affermata come una delle auto più competitive della sua epoca.
La storia di questa vettura è stata arricchita da trasformazioni e restauri nel corso degli anni. Da un’officina romana nel 1988 al restauro completo nel 2004, la Grifo A3/C ha conservato la sua autenticità e prestanza, tanto da ottenere il rilascio dell’HTP (Historical Technical Passport) dalla FIA, consentendo la partecipazione a importanti competizioni storiche.
Con soli 133 esemplari prodotti tra il 1964 e il 1968, la Iso Grifo A3/C rimane un’icona rara e ambita dagli appassionati di auto d’epoca. Oggi, restaurata e riportata al suo splendore originale, continua a brillare nei più prestigiosi eventi internazionali, celebrando l’eredità dell’ingegner Bizzarrini e il suo straordinario contributo all’industria automobilistica.
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